0684242049
Seleziona una pagina
Print Friendly, PDF & Email

Con un accordo integrativo stipulato in data 26 settembre 2017 da Confcommercio e dalle sigle sindacali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL, è stato finalmente disposto lo sblocco della tranche di aumento retributivo previsto a favore dei lavoratori del Terziario con decorrenza novembre 2016. Attraverso l’accordo integrativo del CCNL del 30 marzo 2015, viene stabilito che la tranche di 16 euro, parametrata al IV livello, venga erogata nel mese di marzo 2018.

Pertanto, a titolo esemplificativo, a partire dal mese di marzo del prossimo anno, il minimo contrattuale previsto per i lavoratori appartenenti al IV livello, ossia quello intermedio, dovrebbe essere pari a 1.092,46 euro, dato dalla somma di 1.076,46 euro (comprensivi dell’aumento di 24 euro del mese di agosto 2017) più il predetto aumento di 16 euro. A tale somma va poi aggiunta la c.d. “contingenza” di 524,22 euro per un totale di 1.616,68 euro. Ancora a titolo esemplificativo, l’aumento più significativo spetterà ai Quadri, che si ritroveranno con un minimo contrattuale pari a 1.896,64 euro, dato dalla somma di 1.868,86 euro (comprensiva dell’aumento di 41,67 euro di agosto 2017) più un aumento di 27,78 euro di competenza del mese di marzo 2018. A tale somma dovrebbero poi aggiungersi l’indennità di funzione quadro pari a 260,76 euro e la contingenza di 540,37 euro, per un totale di 2.697,77 euro.
Per il resto, la tranche di aumento del mese di marzo 2018 sarà pari a: 25,02 euro per il I livello; 21,64 euro per il II livello; 18,50 euro per il III livello; 14,46 euro per il V livello; 12,98 euro per il VI livello; 11,11 euro per il VII livello. Con riferimento invece agli operatori di vendita, l’aumento un questione sarà pari a 15,10 euro per gli appartenenti alla prima categoria e a 12,68 euro con riferimento alla seconda categoria. Fino al 31 luglio 2018 l’ultravigenza del contratto collettivo nazionale Infine, si sottolinea che l’intesa siglata lo scorso 26 settembre contempla anche l’ultravigenza del contratto collettivo nazionale del Terziario fino al 31 luglio 2018 (la scadenza era prevista il 31 dicembre prossimo) e ribadisce ’’la volontà di arginare fenomeni di dumping, soprattutto retributivo, e di garantire normali condizioni di concorrenza tra le imprese”.